Perché e Per Chi è Obbligatoria la Certificazione EN 1090?

L'importanza della certificazione EN 1090 e la distinzione tra i lavori per i quali è obbligatoria e quelli per i quali non lo è.


Scrivo questo articolo per dare qualche spunto a colleghi ed aziende che operano nel settore della carpenteria metallica sulla necessità della norma EN 1090. Resta ferma la mia convinzione che sia un settore nel quale ci sono ancora troppe cose non comprese e mal applicate sia dal lato della Direzione Lavori, Progettazione ma anche dalle stesse carpenterie.

Premetto che la certificazione UNI EN ISO 1090 è una certificazione obbligatoria per le aziende che realizzano carpenterie strutturali. Se ti domandi quali siano i lavori strutturali che ricadono in questo tipo di certificazione, ti invito a scaricare la mia guida che distingue i lavori con obbligo di certificazione da quelli senza. Per maggiori chiarimenti ti invito inoltre a consultare la norma UNI CEN/TR 17052. Attenzione, l'obbligo dipende dal tipo di lavoro e non a chi è destinato, che sia pubblico o privato.

Ma per comprendere come si arriva ad avere la certificazione EN 1090 obbligatoria è necessario procedere per passi. Iniziamo dal Reg. EU 305/2011 del Parlamento Europeo il quale obbliga la Marcatura CE di tutti i prodotti da costruzione per la loro commercializzazione. Nel regolamento EU 305/2011 trovi come è disciplinata la marcatura CE con i diversi percorsi per ottenerla. I percorsi non sono alternativi, ma dipendono dalla tipologia del prodotto o materiale. Ti consiglio di consultare almeno l'allegato III e V.
L'allegato III presenta una "DOP tipo" ovvero la Dichiarazione di Prestazione che deve accompagnare ogni prodotto. Mentre l'allegato V illustra i Sistemi di Valutazione e verifica della costanza della prestazione dei prodotti, con i requisiti da soddisfare da parte del fabbricante e degli Organismi Notificati. I livelli dei sistemi possono essere: 1+, 1, 2+, 3 e 4. Il loro numero indica il livello di severità del prodotto e da esso scaturiranno adempimenti differenti per poterlo regolarizzare. I numeri sono messi in ordine crescente, mentre il livello di severità è decrescente.

Per sapere con esattezza quali sono i prodotti che rientrano nel Reg. EU 305/2011 è necessario consultare l'elenco delle norme dei prodotti da costruzione sul sito https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52015XC0213(04). Il documento si presenta in colonne, nella seconda colonna trovate il nome del prodotto con la norma di riferimento da utilizzare per la sua marcatura CE, mentre nella quarta e nella quinta si riportano le date da quanto entra il vigore l'obbligo della certificazione e il termine ultimo per esperire all'adeguamento. Dopo tale data, i beni non regolarizzati non possono essere più essere commercializzati.

Vi invito a conservare questo documento per successive consultazioni, specie se siete progettisti, direttori lavori, collaudatori, ecc. al fine di poter controllare quali siano i prodotti che devono essere marcati CE e che quindi possono entrare a far parte del vostro involucro edilizio. Ora, se fai una ricerca nel testo con la parola "1090", trovi che la norma EN 1090-1:2009+A1:2011 (la codifica alpha numerica indica che è stata pubblicata nell'anno 2009 ed è accompagnata da un allegato 1 dell'anno 2011). Sappi che è questa la norma che regola i requisiti necessari per la esecuzione delle strutture di acciaio e di alluminio e ne regola la marcatura CE e la DOP. Potrai osservare rispettivamente nella quarta e quinta colonna che l'entrata in vigore è avvenuta il 1.9.2005 e il termine ultimo di adeguamento era il 1.7.2014.

In realtà le carpenterie strutturali erano già disciplinate precedentemente dalle NTC 2008. Dall'anno 2008 al 1.09.2005, chi produceva carpenterie doveva presentare una istanza di qualificazione di inizio attività presso il Gabinetto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Non entrerò nel merito di questo argomento perchè è una cosa oramai superata e quindi non è più applicabile.

Desidero farti notare che i prodotti da costruzione che dipendono dal Reg. EU 305/2011 hanno norme che hanno in comune sempre la stessa struttura e che, se conosciuta, ti può essere utile per la loro consultazione. Per questo motivo ti darò qualche indicazione su come utilizzarle. La prima parte della norma descrive il prodotto con tutte le sue caratteristiche e i requisiti normativi per valutarli, ivi comprese le norme di riferimento per fare le prove. Non tutto però è sempre applicabile od obbligatorio, tocca al suo lettore discernere ciò che applicabile al suo caso. Ma paradossalmente di quanto avviene nei libri, sono gli allegati ZA quelli che ti sono più utili perché riassumono in modo molto schematico tutto l'essenziale, le informazioni operative e cosa deve contenere l'etichetta della marcatura CE ed altre informazioni utili per la commercializzazione. Spero che questa informazione ti possa essere utile se dovrai fare consulenza per ottenere la marcatura CE di un prodotto o se dovrai verificarne la conformità.

Molti di voi a questo punto si domanderanno come mai se la norma entrava in vigore dal 1.7.2014 (se non addirittura dal 2008), solo recentemente viene richiesta con questa insistenza. La risposta a questa domanda è contenuta nel Decreto Legislativo n. 106 del 16 giugno 2017. Questo decreto ha come finalità l'adeguamento alla normativa nazionale dei prodotti da costruzione affinchè possano essere commercializzati.

La novità contenuta nel DL 106 del 16 giugno 2017 è che direzione lavori, collaudatori e progettisti vengono coinvolti pesantemente qualora permettano l'immissione di prodotti che non possono essere in possesso della marcatura CE e relativa DOP, in quanto non sono da considerarsi prodotti sicuri e affidabili. Le sanzioni sono molto pesanti ed oltre ad essere di natura pecuniaria sono previsti anche risvolti penali, aggravati qualora i prodotti rivestano anche una valenza strutturale o ad uso antincendio.

Tutto questo significa due cose: la prima che il DL 106, mira a garantire la circolazione dei soli beni marcati CE (e quindi considerati sicuri) e a impedirne l'utilizzo per gli altri. Attenzione che l'obiettivo è ottenere la marcatura CE di tutti i prodotti da costruzione e non limitatamente ai prodotti dalle sole carpenterie. La seconda è il coinvolgimento delle figure professionali come ingegneri, architetti e altre figure tecniche, nell'espletare i controlli, delegando di fatto quello che in prima battuta spetterebbe al legislatore. Inoltre una eventuale condanna per un professionista iscritto ad un albo professionale comporterebbe a pesanti fastidi che potrebbero, specie se dai risvolti penali, anche compromettere lo stesso esercizio della professione.

La conseguenza del decreto 106 è che progettisti, direzione lavori e collaudatori non possono più permettere l'ingresso di alcun prodotto da costruzione in cantiere privo della Marcatura CE, diventando essi stessi responsabili. Questa è stata la causa che ha fatto salire la domanda di certificazioni EN 1090. Spero almeno che la suddetta guida che elenca i prodotti da costruzione che richiedono la marcatura CE e quali no possa essere utile ai miei lettori.

Tutto questo ha fatto sì che il panorama per le figure tecniche sia diventato ancora più complesso. Personalmente ho anche tenuto dei seminari presso l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino e me ne sono stati richiesti anche di altri che spero prima o poi di trovare il tempo di fare.

Mentre per un mio collega il DL 106 significa aggiungere un paio di righe in un capitolato e seguire procedure con controlli in cantiere, per un fabbricante può rappresentare una vera e propria odissea che può compromettere un'attività già iniziata all'interno di un cantiere, con il rischio che, oltre a non essere pagato, si possa essere denunciati. Vi ricordo che prima di iniziare un'opera non esistono accordi che si possono prendere tra le parti, anche se consenzienti, in merito a non applicare una legge, anche se questo comportasse un vantaggio economico per entrambe le parti. Questo perché ogni contratto fuori dalla legge per definizione è nullo! La Certificazione EN 1090, magari espressamente non effettuata a fronte di un forte sconto iniziale sul manufatto, potrebbe anche essere richiesta successivamente (per esempio in sede di collaudo o di accatastamento) e pagando le relative conseguenze.

Se sei un progettista, scarica l'elenco del materiale soggetto a marcatura e regolarizza il prima possibile la tua attività professionale negli aspetti dove sei ancora carente, tieniti aggiornato, il mio sito potrebbe essere uno strumento utile per farlo.

Se sei un carpentiere o un fabbro, controlla se i tuoi lavori rientrano in quelli dove è obbligatoria la marcatura CE. Se non ci rientri o hai intenzione di abbandonarli, ti consiglio di farti almeno i patentini e le qualifiche di saldatura. Se rientri a pieno titolo nell'elenco dei lavori ove esiste questo obbligo ti consiglio di non aspettare neppure un secondo. Inizia a pensare come ottenere la tua certificazione. Non potrai lavorare sottobanco ancora per molto e rischi di incappare in qualche lavoro dove la richiesta ti arriva quando meno te l'aspetti, senza che potrai fare più nulla o con il rischio di non arrivare più in tempo. Ingegneri e Architetti si stanno piano piano informando, è solo questione di tempo.

Ci tenevo ancora a dirti che sinora tutti i miei clienti che si sono certificati, hanno trovato tutti fortuna. Il possesso della certificazione EN 1090, non è solo un pezzo di carta che ti abilita a vendere i tuoi prodotti, ma è uno strumento che da sicurezza e professionalità a quello che realizzi, specie se ti fai accompagnare da un buon consulente. Inoltre in sede di offerta, chi è in possesso della certificazione EN 1090, sarà lui stesso a rimarcare la necessita della certificazione, pena il coinvolgimento dello stesso committente oltre alle figure tecniche in pericolose seccature. Secondo Voi, il cliente quando viene a conoscenza del rischio di commettere un reato, che ha anche un risvolto penale, a chi aggiudicherà il lavoro?

Quando dico che la certificazione ha portato fortuna alle aziende che la hanno ottenuta, non intendo che i loro proprietari diventeranno ricchi. Ma di sicuro continueranno a lavorare e probabilmente senza neppure alzare in modo significativo il loro prezzo finale di vendita. Quello che aumenta sarà il lavoro che farete grazie alla certificazione e senza più la possibilità di incappare in pericolose situazioni. Inoltre, se sarete ben seguiti, potrete anche crescere dal punto di vista professionale, acquisendo conoscenze e competenze che ti permetteranno di fare lavori diversi e migliori.

Pensare che la certificazione possa essere ripagata da un aumento del valore delle vendite è assolutamente sbagliato. Pensare che lavorerete di più e che potrete migliorare le vostre competenze invece è esatto.